Uomo politico croato. Entrato nella Resistenza
comunista nel 1941, a soli 19 anni, fu generale dell'esercito fino al 1961. Nel
1965 venne eletto deputato a Belgrado, ma preferì stanziarsi a Zagabria
dove lavorò come storico, continuando a svolgere la professione di
docente di Storia iniziata nel 1963. Le sue posizioni nazionalistiche gli
procurarono l'espulsione dalla Lega dei comunisti, l'abbandono della cattedra
(1967) e, nel 1972, due anni di carcere, cui fece seguito un ulteriore arresto
nel 1981. Nel 1989 fondò l'Unione democratica croata (HDZ), partito
nazionalista che vinse le prime elezioni multipartitiche del 1990 portando
T. alla presidenza dello Stato federato. Nel 1991
T.
proclamò l'indipendenza della Croazia, scatenando il conflitto contro
l'esercito federale jugoslavo e nel 1992 venne rieletto presidente della Croazia
indipendente con il 56% dei voti, venendo poi riconfermato nella carica nel
1997. Leader ambiguo e aggressivo, condusse in prima persona la lunga guerra
civile balcanica, scatenando nell'opinione pubblica internazionale reazioni e
atteggiamenti differenti (Veliko Trgovišce, Zagabria 1922 - Zagabria
1999).